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In vista del suo esordio di stasera, il BG ufficiale master approved del Piromante.
Mi chiamo Terens'll von Livingstone, e sono morto due volte. Von Livingstone, si. Di quei von Livingstone. Edmure era mio cugino, siamo crescuti insieme. Oddio, dipende cosa intendi per insieme. Eravamo fisicamente nello stesso palazzo, certo, e visto che eravamo coetanei facevamo spesso le stesse cose. Ma Edmure... non credo che lui sia stato mai veramente insieme a qualcuno. Tutte le volte che vacevamo correre i cavalli a gara, o ci sfidavamo nel nuoto, o negli scacchi, o in qualunque altra cosa, vinceva lui. Non perchè fosse sempre più forte, ma perchè lui voleva vincere, più di tutti. Non ha mai fatto nulla nella vita, da bambino come da adulto, insieme a qualcuno: al massimo contro. Edmure scelse di entrare al servizio della Torre: io venni mandato a fare il piromante perchè non sapevano bene cosa farmi fare, e volevano levarmi dai coglioni. Il collegio non fu esattamente un momento felice. Sai cos'è una piñata? Un fantoccio di cartone che bastoni fino a che non si spezza e rovescia tutte le caramelle. Una volta mi hanno menato così forte che ho vomitato: ed è lì che è nato il mio simpatico soprannome. Non è un grosso problema: ho provveduto che gli allievi degli anni successivi conoscessero le belle abitudini del campus. Insieme a tutte quelle simpatiche goliardate, l'impiccagioni dei ladri (e delle ladre! soprattutto delle ladre) il mercoledì, il barbone dato a fuoco nel giorno della proclamazione ad Alchimisti... ah, eravamo ragazzi. Io non lo sono stato per molto. All'accademia non sta tanto simpatico il Santo Uffizio, antipatia altamente ricambiata. Quando è arrivata la richiesta di un piromante per una squadra di cacciatori di non morti quasi tutti l'hanno ignorata. Io però ho visto il nome di chi comandava la spedizione. Edmure non era cambiato. Era solo peggiorato. All'amore sconfinato di se stesso aveva aggiunto una fede adamantina. Una combinazione che è stata la sua rovina. Quando mi ha ingaggiato non ha neanche riconosciuto, non ho fornito il mio cognome. Non ci vedevamo da molti anni. Non avevo dubbi, sapevo che non sarebbe stata una passeggiata, ma non immaginavo cosa Edmure avesse in mente. Quando siamo entrati nella nebbia, i novizi han cominciato a morire. Avvizzivano, come piante al sole, e se li toccavi lasciavano una scia di cenere. Il cibo, l'acqua, tutto moriva e si disgregava, ma non putrefacendosi, o bruciando, o in un'altro dei modi con cui la sostanza cambia stato. Quelli li conosco tutti. Loro passavano direttamente allo stato di non-essere. Cenere senza fiamma. Siamo arrivati alla fortezza, salda e antica come il mondo. L'ho sventrata. Mi sono sentito potente. Edmure ci diceva che era il covo di tutto il male. Le abbiamo uccise. Le abbiamo uccise tutte. E pregavano, dicevano che non capivamo. Le abbiamo uccise. E abbiamo liberato quello da cui ci proteggevano. Edmure è rimasto a combattere, io sono scappato. Io non sono un eroe, ma lui meno di tutti. Ha scritto una lettera per la Torre, me l'ha data prima che partissi. Non l'ho consegnata per lui. Francamente, non l'ho nemmeno consegnata per salvare questa cazzo di terra demmerda che per me potrebbe andare in rovina e non mi strapperebbe una lacrima. La volevo consegnare perchè era la prova tangibile che Edmure aveva torto, aveva sempre avuto torto. Sono arrivato alla Torre sapendo di essere un uomo morto. Poco male: ero morto molto tempo prima, in quella nebbia, in quella fortezza. Gli ho detto tutto. E poi mi hanno interrogato, e gli ho ridetto tutto, e ancora qualcosa. E poi mi hanno torturato, oh, mica roba brutale come quei macellai che vanno in giro per villaggi di rubagalline a bruciare le lesbiche e gli spiantati, no no, roba sottile, che lascia il corpo intatto e spezza la mente. Mi sono aperto come mai avevo fatto. In un certo senso, è stato liberante. Poi un giorno è arrivato un alto papavero. Non sapevo chi fosse, ma le guardie si inchinavano di fronte a lui. E' entrato nella mia cella, e mi ha detto che ero stato condannato a morte per aver partecipato alla spedizione von Livingstone. Inoltre, c'era un mandato di eradicazione per tutti i suoi congiunti, incluso me, e anche questa era una condanna a morte. Poi ha sorriso. Meno per meno fa più, non è vero caro il mio accademico di stirpe? Mi chiamo Terens'll von Livingstone, alchimista piromante di Petra legato per le palle alla Santa Inquisizione di stocazzo in una missione per salvare il mondo. Agli occhi di tale mondo, io sono morto due volte. Non mi spaventa morire una terza. |